Nuovo attacco delle orche assassine, affondato un noto yacht nello Stretto di Gibilterra: “Hanno colpito per vendetta”
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Le orche assassine tornano a far parlare di sé. Un branco, che si aggirava nello Stretto di Gibilterra, ha sferrato un violento attacco contro un noto yacht, affondandolo. L’imbarcazione, ribattezzata “Grazie Mamma II”, veniva usata per escursioni turistiche. Raggiunta dai grossi mammiferi marini non ha avuto scampo: chi era a bordo ha riferito di aver sentito inizialmente dei grossi scossoni. Le orche speronavano l’imbarcazione che, danneggiata, a cominciato a imbarcare acqua. Da qui la richiesta di aiuto e il salvataggio dell’intero equipaggio, trasportato da un altro natante al porto di Tangeri Med, sulla costa del Marocco. Ancora una volta non sembrano chiari i motivi dell’attacco. Le ipotesi più accreditate sono due. La prima è che questi mammiferi siano semplicemente attratti dal movimento delle eliche. La seconda, più inquietante, è che i grossi mammiferi abbiano vissuto una qualche esperienza traumatica con le stesse eliche (rimanendo magari feriti) e per questo attacchino le imbarcazioni in transito, per vendetta. “Sono convinta che le orche siano capaci di provare emozioni molto complicate - ha spiegato Monika Wieland Shields, direttrice dell'Orca Behavior Institute - come, ad esempio, la vendetta”.