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L’enigma dell’ipogeo di San Salvatore: antichi dipinti, scritte e stanze ancora sconosciute. "Ecco cosa c'è là sotto"

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Nel villaggio di origine nuragica di San Salvatore, nel Sinis, in Sardegna, sotto una antica chiesetta c’è un misterioso e ancor più antico ipogeo che custodisce - sulle pareti dei muri - dipinti, disegni e iscrizioni rapportabili alle genti che quel luogo hanno frequentato nel corso dei secoli. Scritte talvolta molto antiche, intrise di storia e spesso inedite.

Quella struttura sotterranea, situata a poca distanza dal sito dei giganti di Mont’e Prama, contiene ancora tante domande senza risposta. Che tipo di figure ci sono sulle pareti? Qual è il loro significato? Cosa dicono le scritte. Non sempre è facile saperlo perché in molti casi il tempo ha danneggiato le opere. Cosa fare allora per effettuare un'indagine il più possibile completa? Si può risolvere il problema facendo ricorso a tecnologie avanzate, come ha fatto un esperto del settore che noi di Archeologia e Mistero ben conosciamo.

E di fare quella indagine è valsa la pena. Non solo perché è stato possibile interpretare dipinti e disegni come mai era stato fatto prima, leggere o portare alla luce importantissime scritte, ma anche perché si è scoperto che l’ipogeo serba in seno incredibili sorprese: per esempio dei locali ancora sconosciuti e quindi, con buona probabilità, testimonianze che potrebbero regalare nuove e preziose informazioni per la comprensione della storia dell'Isola degli shardana.
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