Massimo Giletti: "Quando ho braccato Andreotti all'alba che andava a messa". E sulle indiscrezioni sul suo futuro: "Tra un mese decido"
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La gratitudine, si sa, non è di questo mondo. Men che meno di quello, narciso e agguerritissimo, del giornalismo. Massimo Giletti in questo è una notevole eccezione. Nonostante da anni, prima in Rai e poi a La7, sia uno dei volti più importanti dell’approfondimento televisivo non ha mai dimenticato le sue origini e soprattutto chi, molti anni fa, ha creduto in lui che dalla sua aveva soltanto la famosa “passionaccia”. Così stupisce fino a un certo punto vederlo seduto in mezzo alla platea dei giornalisti intento a seguire la conferenza stampa del ritorno in Rai di “Mixer” (con 20 puntate che regalano il meglio di quei formidabili 20 anni, in onda in seconda serata su Rai3 dal 12 gennaio), la tele-creatura di Giovanni Minoli che ha fatto la storia dell’informazione in tv e che anche lui ha contribuito a scrivere. Inevitabile fargli qualche domanda sul giornalismo di ieri ma anche su quello di domani: da giorni infatti si rincorrono le voci di un suo possibile addio a La7.